Autoerotismo. E’ reato,

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Cassazione penale sezione III, sentenza 7 giugno 2019, n. 25309

L’imputato aveva costretto la persona offesa, una ragazza di età superiore agli anni diciotto, a subire atti sessuali consistiti nel «guardarla insistentemente fino a raggiungere uno stato di eccitazione al quale dava sfogo masturbandosi, eiaculando e riversando sulla donna il proprio liquido seminale, approfittando delle circostanze di tempo e di luogo tali da impedire interventi difensivi da parte della parte offesa, impietrita e incapace di proferire parola, e rimasta bloccata dalla presenza dell’imputato seduto accanto a lei sul sedile lato corridoio dell’autobus».

 

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di Avvocato Salvatore Ferlisi Inviato su ATTUALITA'

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