la Cassazione, la sostituzione della pena con il lavoro di pubblica utilità non è un diritto dell’imputato

La sostituzione della pena detentiva con il lavoro di pubblica utilità non è un diritto dell’imputato. Lo ha rammentato la Cassazione (sentenza n. 41397/2023 sotto allegata) dichiarando inammissibile il ricorso di un imputato che, a suo dire, aveva patteggiato a condizione che la pena detentiva venisse sostituita con lavoro di pubblica utilità.

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di Avvocato Salvatore Ferlisi Inviato su ATTUALITA'

Omicidio nautico

La legge che introduce il reato di omicidio nautico e quello di lesioni personale nautiche (n. 138/2023 sotto allegata) è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 10 ottobre per entrare in vigore il 25 ottobre 2023. Il testo modifica il codice penale (e in particolare gli articoli 589-bis e 590-bis) per introdurre la previsione delle due nuove figure di reato, conseguenti agli eventi drammatici di cronaca che si sono verificati di recente.

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di Avvocato Salvatore Ferlisi Inviato su ATTUALITA'

Il Comune è responsabile della caduta del cittadino in ora serale

La responsabilità del comune per danno cagionato da cosa in custodia, ha carattere oggettivo, e non presunto, essendo sufficiente, per la sua configurazione, la dimostrazione da parte dell’attore del nesso di causalità tra la cosa in custodia ed il danno, mentre sul custode grava l’onere della prova liberatoria del caso fortuito, senza alcuna rilevanza della diligenza o meno del custode.

Incombe al danneggiato allegare, dandone la prova, il rapporto causale tra la cosa e l’evento dannoso, indipendentemente dalla pericolosità o meno o dalle caratteristiche intrinseche della prima.

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di Avvocato Salvatore Ferlisi Inviato su ATTUALITA'

La Cassazione ha dato il via libera al cumulo della domanda di separazione e divorzio nel ricorso congiunto.


Tra le novità della recente riforma del codice di procedura civile c’è anche il tentativo di velocizzare il contenzioso giudiziale in tema di separazione e divorzio, che rafforza l’intento già da tempo espresso dalla Corte di Cassazione, che aveva indicato nella pronuncia e passaggio in giudicato della sentenza non definitiva di separazione la via di fuga per il coniuge che avesse fretta di divorziare, seppure la causa di separazione fosse ancora pendente.

Cassazione e il Cumulo di Separazione e Divorzio

Con il meccanismo del tutto nuovo contenuto nell’art.473 bis 49 cpc ora ci si può rivolgere unilateralmente al Tribunale, introducendo cumulativamente la domanda di separazione e di divorzio.

Nei prossimi tempi vedremo come questo nuovo istituto si comporterà alla prova dei fatti, ma è indubbio che la ratio dell’istituto risponde ad un’esigenza sentita e la struttura è coerente con i principi dell’Ordinamento giuridico. Diverso discorso vale invece per l’estensione del medesimo meccanismo ai procedimenti non contenziosi, ovvero al caso in cui i coniugi abbiano concluso un accordo che implica l’espressione della contestuale volontà di separarsi e divorziare, regolando definitivamente tutti i loro rapporti.

Perplessità degli Avvocati Matrimonialisti

Molti avvocati matrimonialisti hanno già espresso in proposito notevole perplessità, in particolare con riferimento alla posizione del coniuge economicamente più debole. Il primo argomento contrario riguarda il fatto puro e semplice che la Riforma non prevede questo istituto, che invece è dettagliatamente regolato con riferimento al solo procedimento contenzioso, ma molte altre considerazioni si aggiungono.

In particolare viene osservato il contrasto con la previsione dell’art.160 c.c. sulla nullità dei patti stipulati in vista del divorzio; il principio di improcedibilità di domande il cui accoglimento è subordinato al verificarsi di condizioni non ancora avveratesi; gli imprevedibili effetti della revoca del consenso o dell’impossibilità di confermarlo; l’improcedibilità, fino alla pronuncia definitiva, di eventuali istanze per la modifica delle condizioni indicate nel ricorso.

La Preferenza della Cassazione per l’Autonomia Negoziale

La sentenza n. 4311 del 16.10.2023, emessa su rinvio pregiudiziale ex art.363 bis cpc, affronta molti di questi temi, tuttavia non sempre risolvendoli in modo convincente. Ciò che appare ben chiaro è che la Corte di Cassazione ancora una volta privilegia il favor libertatis ed il risparmio tendenziale di energie processuali, al contempo valorizzando l’autonomia negoziale dei coniugi. Non possiamo che auspicare che tale autonomia concretamente sussista e non accada invece che taluni divorzi “rapidi” finiscano col divenire dei contratti per adesione, in cui la forza contrattuale di un coniuge rende fittizio il consenso dell’altro. Fino ad oggi questo rischio era parzialmente scongiurato dall’ art.160 del codice civile che commina la nullità, tra gli altri, dei patti aventi ad oggetto la futura regolamentazione del divorzio, ed anche dal tempo necessario per la procedibilità del divorzio.

Per il futuro staremo a vedere, sebbene qualche anno di esperienza nel settore suggerisca pessimistiche aspettative, dato che la parità di condizione economica dei coniugi nel matrimonio esiste ancora in una parte minoritaria della società italiana.

https://www.cfnews.it/diritto/dopo-il-divorzio-breve-arriva-il-divorzio-ad-alta-velocit

https://www.cfnews.it/diritto/dopo-il-divorzio-breve-arriva-il-divorzio-ad-alta-velocit%C3%A0/

di Avvocato Salvatore Ferlisi Inviato su ATTUALITA'

Sentenza rider Milano, Deliveroo e Uber dovranno versare i contributi all’Inps

Il Tribunale di Milano ha stabilito che Deliveroo e Uber dovranno versare i contributi all’Inps per migliaia di rider, respingendo le cause intentate dalle società di delivery. Queste sentenze sono importanti perché riconoscono il diritto dei lavoratori a essere tutelati e a non essere sfruttati. Il presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia, sottolinea l’importanza di individuare una disciplina contrattuale specifica per questi lavoratori, al fine di evitare concorrenza sleale da parte di aziende che li assumono come dipendenti. Marco Grimaldi, vice presidente di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, invita il governo a prendere atto di questa decisione e a discutere la loro legge ad hoc.

https://www.fanpage.it/milano/deliveroo-e-uber-paghino-milioni-di-euro-di-contributi-ai-rider-la-decisione-del-giudice-di-milano/

di Avvocato Salvatore Ferlisi Inviato su ATTUALITA'

Il salario minimo costituzionale affermato dalla Cassazione

La Cassazione, con sei sentenze dell’ottobre 2023, ha precisato la nozione di «salario minimo costituzionale» in base all’ art. 36 Cost. È stata così riaffermata la possibilità per il giudice di merito, in base all’ art. 36 Cost., di “disapplicare” il trattamento insufficiente applicato nei singoli casi, anche se corrispondente a un contratto collettivo nazionale e firmato dai sindacati maggiormente rappresentativi; inoltre è stato riaffermato che, al posto del trattamento insufficiente, va garantito un trattamento congruo sempre ex  art. 36 Cost. corrispondente a un contratto collettivo di settore analogo o per mansioni simili, oppure determinato in base ad altri criteri. La sanzionabilità d’ufficio di congruità ex art. 36 Cost. vale anche nei confronti di ipotetici contratti collettivi “erga omnes” in ragione del diverso campo di applicazione dell’rispetto all’art. 39 comma 2° Cost.

Cass. civ., Sez. lav., 2/10/2023, n. 27711Cass. civ., Sez. lav., 2/10/2023, n. 27713Cass. civ., Sez. lav., 2/10/2023, n. 27769Cass. civ., Sez. lav., 10/10/2023, n. 28320Cass. civ., Sez. lav., 10/10/2023, n. 28321Cass. civ., Sez. lav., 10/10/2023, n. 28323.

di Avvocato Salvatore Ferlisi Inviato su ATTUALITA'